// Kater Pink //

Ground 71 è un gruppo formato da Giampiero Locatelli (piano, rhodes), Stefano Dallaporta (contrabbasso e basso elettrico) e Andrea Grillini (batteria). Si sono incontrati ed hanno iniziato a suonare insieme nel 2015 e, fin dall’inizio, le aree musicali che hanno deciso di esplorare erano quelle riguardanti i concetti di forma, spazio e metro. Lavorare sulla forma della musica, mette gli improvvisatori nella condizione di accogliere l’inaspettato, uno dei principali obiettivi di un musicista di jazz. I grandi spazi e respiri, assieme a forme inusuali e imprevedibili, regalano alla musica di Ground 71 un’atmosfera sognante e crepuscolare,
Questo trio lavora nell’esposizione del materiale musicale disponendolo su diversi livelli metrici, con una continua inversione di ruoli, dando all’ascoltatore un senso di “galleggiamento” sullo spazio e sul tempo, e alla musica l’idea di rinascita. In questo primo disco eponimo, il gruppo incornicia tutti questi anni di prove, concerti e di lavoro attorno a questi concetti.

Giampiero Locatelli, nato a Reggio Calabria nel 1976, è docente presso il conservatorio di musica “F. Cilea”. La sua produzione artistica, inizialmente rivolta al concertismo, dal 2002 è stata indirizzata sull’attività compositiva e improvvisativa: il compositivo, di chiaro stampo europeo e l’improvvisativo che racchiude diverse culture (non necessariamente di matrice jazzistica), mantenendo, tuttavia, un’unità stilistica facilmente riconoscibile. Nel 1998 ha pubblicato, con la casa discografica Phoenix Classics di Montebelluna (TV), un Cd dal titolo “1939/1945 Musiche del tempo di guerra”. Tra il Dicembre 2010 e febbraio 2013 la sua pièce teatrale dal titolo Esercizi Materiali su testi di Domenico Loddo è stata proposta da importanti stagioni concertistiche tra cui il Festival Internazionale di Roccella Jazz (agosto 2012). Ha preso parte alle prime esecuzioni dei primi premi delle edizioni 2009 e 2010 del Concorso Internazionale di Composizione per pianoforte solo, indetto dalla Associazione Culturale Continuum Musicum, eseguendo in prima assoluta i brani Night Light del compositore Stefan Lienenkamper e Sonata I del compositore Claus Kuhnl. Si è classificato  nella lista “Top Jazz” 2019 della rivista Musica Jazz dopo la pubblicazione del suo disco in trio “Right Away” (Auand 2018).

Stefano Dallaporta, nato a Padova nel 1981, ha iniziato a suonare il basso all’età di quattordici anni. Si è laureato in musica jazz al conservatorio e in Scienza dei Materiali all’Università. Ha vinto borse di studio partecipando ai corsi di Siena jazz e presso il Banff International Workshop of Jazz and Creative Music. E’ un musicista molto esperto nella musica Afro Americana in generale, vista la sua lunga presenza nella scena blues. Oltre a collaborazioni jazzistiche (Tower Jazz Composers Orchestra, MOF, David Murray, Carlo Atti e molti altri) ha suonato in tour con molte leggende del blues come Guitar Shorty, Nine Below Zero, Martha High, Morblus e molti altri.

Andrea Grillini, nato a Bologna nel 1985, ha collaborato con molti musicisti internazioni come David Murray , Ken Vandermark, Marc Ducret, Bruno Chevillion,  Tristan Honsinger, Steven Bernstein. Ha partecipato a numerosi festival come Human Rights Nights Festival (Soweto), Improvised Music Serie (Chicago), Bologna jazz festival, Jazz & Wine (Cormons). Con la sua band Bad Uok ha pubblicato il primo disco “Enter” nel 2012 per Auand Records, dove lui compare come compositore e leader. Con il gruppo Fuel 4tet ha vinto nel 2015 il premio We Insist (MIDJ). Ha una stabile carriera come sideman, leader e compositore nella scena jazz italiana.