// di Guido Michelone //
D. Così, a bruciapelo chi è Laura Conti ?
R. Guido! così mi costringi a parlare di me in terza persona, ti rendi conto? Ma sono io! Allegra, irriverente, facile alla noia.
D. Mi racconti ora il primo ricordo che hai della musica?
R. Pare che la prima volta che ho cantato sia stato a otto mesi mentre in sottofondo mia madre ascoltava un concerto per violino e orchestra di Sergei Prokofiev, quando c’era l’assolo del violino io cantavo, e infatti ho cominciato suonando il violino…
D. Quali sono i motivi che ti hanno spinto a diventare una cantante?
R. Non ci sono motivi. Perché ti piace un fiore o un colore? Boh, è così e basta.
D. Perché proprio la voce e non uno strumento musicale?
R. Ho suonato molti strumenti, male, prima di arrivare al canto. Era più facile.
D. Tu ti esprimi, sempre ai massimi livelli sia nel folk sia nel jazz e di recente anche nella psicologia e nella comunicazione. Dove si trova la Laura Conti più vera o o più riuscita?
R. Sono sempre vera. Sono riuscita, in base ai miei obiettivi e non a quelli degli altri, in tutte.
D. Esiste ancora la discriminazione femminile nel mondo lavorativo che tu frequenti?
R. Meno, le nuove generazioni sono più consapevoli e più preparate, prestano meno il fianco a comportamenti inadeguati. Ma non dobbiamo abbassare la guardia. Si va avanti, no?
D. Cos’è per te il jazz?
R. Lavoro e passione.
D. Ma quali sono le idee, i concetti o i sentimenti che associ al jazz?
R. Libertà, fai quello che vuoi ma fallo così… ahahah…
D. Tra i dischi che hai fatto ce ne è uno a cui sei particolarmente affezionata?
R. Forse E(x)stinzione con Enten Eller, grande musica, testi, contenuti, protesta, c’era tutto.
D. E tra i dischi jazz che hai ascoltato quale porteresti sull’isola deserta?
R. Nessuno, vorrei godermi un po’ di silenzio…
D. Qual è per te il momento più bello della tua carriera di musicista?
R. Il tour con Paolo Conte, mi sono divertita come una matta, per me il senso delle cose sta nel divertimento.
D. Come vedi la situazione della musica oggi in Italia?
R. Non saprei, oggi faccio tante altre cose che mi divertono molto di più, per ora…
