// di Kater Pink //
Domenica 26 febbraio il comune di Cigliano, delizioso borgo agricolo sull’asse Vercelli/Torino/Ivrea, torna essere il centro del jazz in Piemonte, grazie a un incontro fra scrittori e musicisti che discutono, suonano, interpretano la musica nata dagli schiavi africani negli Stati Uniti ben due secoli fa: una musica, chiamata appunto jazz, che da molti decenni entra a far parte del patrimonio culturale anche italiano, grazie appunto a persone come Guido Michelone e i giovani Four Jam che stanno diffondendo l’amore per la musica jazz attraverso libri e concerti. Durante l’incontro ciglianese, Guido Michelone professore di Storia del Jazz all’Università Cattolica di Milano presenterà i suoi due nuovi libri “Jazz istruzioni per il riuso” e “Io sono un jazzista”, entrambi per le Edizioni Melville di Siena, due brevi testi di facile lettura, che contengono rispettivamente la saggistica e la narrativa di questo studioso vercellese che sta dedicandola alla propria esistenza intellettuale a raccogliere e catalogare dischi storici, a pubblicare volumi o articoli per giornali e riviste, a diffondere dunque il jazz attraverso letture, conferenze, incontri, tavole rotonde in tutta Italia.
A dar man forte al allo scrittore intervengono cinque giovani musicisti chiamati, proprio in gergo americano, Four Jam (letteralmente i quattro improvvisatori), ma che per l’occasione diventeranno cinque, ossia Four Jam Plus One (più uno) grazie all’aggiunta del torinese Danilo Castagnero ai sassofoni. I quattro ragazzi, Samuele Perinotto (tromba), Alessio Pagliero (pianoforte), Alessandro Rosin (contrabbasso), Samuel Cavallone (batteria) provenienti daVercelli, Torino, Saluggia e dalla stessa Cigliano, si sono conosciuti quattro anni fa a Vercelli frequentando il liceo musicale Lagrangia, dove, oltre a imparare i fondamenti della musica classica, stanno hanno creato spontaneamente una propria band, con la quale si sono già esibiti, con ottimi riscontri di pubblico e di critica, in quasi tutto il Piemonte e persino a Milano, capitale del jazz italiano; il repertorio che proporranno i Four Jam Plus One è una riuscita combinazione fra swing, blues, soul e bebop all’insegna di una facile comunicativa e di un suono orecchiabile che risulta adatto a tutte le età e a tutti i palati. Alla fine dell’incontro ci sarà il firma-copie dei due volumi, “Jazz istruzioni per il riuso” che è una breve guida ai segreti della musica afroamericana e “Io sono un jazzista” che è un romanzo umoristico sulle rocambolesche avventure dell’immaginario sassofonista Richard Goodlife nella Milano dei favolosi anni Sessanta.
