// di Stefano Dentice //
Sovente, tendenzialmente, si commette un sesquipedale errore: considerare il linguaggio, la forma e il senso estetico appartenenti alla tradizione jazzistica totalmente agli antipodi rispetto (appunto) a linguaggio, forma e senso estetico moderni. Nulla di più sbagliato! E la dimostrazione «plastica» risiede in «Limbo», la nuova realizzazione discografica firmata Mauro Mussoni Trio, brillante formazione costituita da Nico Tangherlini (pianoforte), Mauro Mussoni (contrabbasso) ed Enrico Smiderle (batteria), album pubblicato dall’etichetta Emme Record Label, che vede anche la partecipazione di due prestigiosi ospiti come Nico Gori (clarinetto e sax tenore in «Pret a Porter», «Handmade» e «Stan the 3RD») e Pepe Ragonese (tromba e flicorno nelle stesse tracce in cui suona Gori).
La tracklist di «Limbo» prevede dieci brani originali figli dell’estrosità compositiva di Mussoni. Contrabbassista poliedrico e di grande esperienza, dalla spiccata musicalità e capace di spaziare con disinvoltura fra svariati generi musicali, Mauro Mussoni annovera numerose collaborazioni di assoluto prestigio strette nell’arco della sua eccellente carriera. Jimmy Owens, Joyce Elaine Yuille, Fabrizio Bosso, Flavio Boltro, Max Ionata, Gabriele Mirabassi, Roberto Tarenzi, Claudio Filippini, Mario Biondi, Rosalia de Souza, Fabio Concato, Barbara Casini, Mauro Negri, Nicola Conte, Marco Tamburini, Dario Chiazzolino, Stefano Bedetti, Carlo Atti, Simone Zanchini, Bruno Cesselli e Gianni Giudici sono solo alcuni dei musicisti di blasone nazionale e internazionale con i quali Mussoni condivide palco e studio di registrazione. Invece, per ciò che concerne l’attività discografica, proprio «Limbo» è la sua nuova creatura fresca di stampa. «Kuss» si apre con un riff di contrabbasso particolarmente accattivante, composizione per giunta adornata da interessanti intarsi armonici.
L’eloquio di Tangherlini è spigliato, fluente, ottimamente supportato dal tandem Mussoni-Smiderle. Il contrabbassista dà vita a un discorso improvvisativo icastico ma al contempo carico di nerbo comunicativo. Il tema di «Be Loose» è spassoso, un ammiccante Mid-Tempo. Qui Mauro Mussoni, in modo piuttosto energico, si esprime snocciolando godibili inflessioni bluesy nel solco del linguaggio tipico della tradizione jazzistica. In «Pret a Porter», brano dall’impatto immediato, Pepe Ragonese sviscera un solo intenso, ornato da alcune adamantine scorribande cromatiche. L’elocuzione di Nico Gori (al sax tenore), impreziosita da un suono netto, deciso e ben definito, è di chiara matrice «idiomatica», fluida, efficace ed estremamente convincente. «Limbo», che coniuga amabilmente il modern mainstream con alcuni echi assimilabili al contemporary jazz, rappresenta la perfetta coesistenza fra tradizione e modernità, senza dar adito a misunderstanding stilistici. Il tutto nel segno di un’osmosi che permette alla musica, dalla prima all’ultima traccia, di viaggiare comodamente sugli stessi binari.
