// di Irma Sanders //
Aveva assicurato per sette milioni di sterline le sue «magiche» dita. Nel 2015, la rivista Rolling Stone classificò Jeff Beck come il quinto più importante chitarrista di tutti i tempi, davanti all’icona del blues B.B. King, posizionato al numero sei. Nel corso della sua lunga carriera Beck aveva vinto otto Grammy, quale migliore performance strumentale rock, ricevendo l’Ivor Novello per l’eccezionale contributo alla musica britannica. Jeff Beck aveva 78 anni ed è deceduto per meningite. «Dopo aver contratto improvvisamente una forma letale di meningite batterica, è morto serenamente ieri», si legge nel tweet diffuso sul profilo dell’artista.
Chitarrista emblematico di una certa generazione disse di no ai Rolling Stones che lo volevano nella loro band, ma soprattutto Jeff, nel corso degli anni, grazie ad un timbro particolarissimo, un incremento di volume nelle performance ed una presenza fisica di forte impatto, aveva ridefinito lo stile e l’atteggiamento del chitarrista elettrico del futuro. A partire dagli anni Sessanta era stato capace di influenzare in maniera determinante movimenti come il jazz rock, il punk e l’heavy metal, attraverso uno stile chitarristico, a tutt’oggi, imitato da chiunque si avvicini allo studio della chitarra elettrica a vari livelli, dimostrando di avere le stimmate del pioniere e tutti i talenti dell’innovatore.
Nel 1965, entrò a far parte degli Yardbirds rimpiazzando Eric Clapton. Il gruppo era già al centro dell’attenzione nell’ambito del crescente movimento del blues elettrico in Gran Bretagna, ma l’arrivo della chitarra di Jeff Back ne consolidò e ne caratterizzò ulteriormente lo stile. Tre anni più tardi diede vita ad una nuova band insieme a Rod Stewart e ad uno sconosciuto Ron Wood, in seguito diventato parte dei Rolling Stones ( dopo il il rifiuto di Jeff). Il gruppo aveva debuttato nel 1968 con “Truth” facendo da rampa di lancia un altro collega degli Yardbirds, Jimmy Page, il quale qualche tempo più tardi avrebbe formato i Led Zeppelin. Nel 1974 Jeff intraprese la carriera solista: con l’album «Blow by Blow» iniziò una sorta di sperimentazione toccando ed amalgamando vari stilemi, oltrepassando la vecchia formula blues e muovendosi tra jazz, rock e funk. «Blow by Blow» arrivò al numero cinque nelle classifiche di Billboard divenendo disco di platino.

A giugno di quest’anno, Jeff Beck aveva cominciato a collaborare con l’attore Johnny Depp che lo considerava il suo mentore: dopo aver calcato un paio di palcoscenici in Gran Bretagna una volta conclusa la battaglia legale dell’attore con l’ex-moglie Amber Heard, i due avevano dato alle stampe un album, «18», a cui l’attore aveva contribuito con due composizioni originali. Johnny e Jeff si erano conosciuti nel 2016 e ben presto avevano capito di avere molte affinità elettive. Dopo la pubblicazione del disco, Beck aveva reso omaggio all’amico, magnificandolo con parole assai gratificanti: «Erano anni che non avevo un partner artistico come lui. Depp è stata una forza creativa per questo nostro disco e spero che la gente lo prenda sul serio anche come musicista». Al netto della parentesi con Johnny Depp, che può essre considerata un’ottima strategia di marketing, con Jeff Beck scompare una delle figure più importanti della musica contemporanea; uno dei grandi innovatori della chitarra elettrica della seconda metà del Novecento.
La lunga carriera di Jeff Beck , è stata raccontata in un documentario dal titolo Still on the Run: The Jeff Beck Story, disponibile in DVD, contenente una panoramica completa della storia di un musicista, definito «anticonformista e vero innovatore». Al suo interno, sono state raccolte diverse interviste a Beck, con una serie di colleghi e collaboratori, inclusi Jimmy Page, Eric Clapton, Rod Stewart, David Gilmour, Ronnie Wood, Slash e Joe Perry. Nel documentario, sono inoltre presenti filmati originali del suo esordio, nel 1968. “Beck è sempre stato un appassionato di rischi, alla ricerca infinita di nuovi e stimolanti suoni, piegando le note e filtrando una miriade di ispirazioni musicali diverse. Continuerà ad ispirare i fan e altri musicisti, dando voce alla sua chitarra nel modo più inaspettato». si legge nel comunicato stampa.