// di Kater Pink //
Mentre In Italia i mostri ministeri della cultura discutevano di canzonette e quisquile varie, due giorni fa è scomparso, alla veneranda età 99 anni, Ned Rorem, uno dei massimi compositori del XX secolo, un’artista di multiforme ingegno e dalla creatività tentacolare.
Per Ned Rorem parole e musica erano indissolubilmente legate. La rivista Time lo ha definito “il miglior compositore mondiale di canzoni d’arte“, ma le sue iniziative musicali e letterarie si sono estese ben oltre questo campo specializzato. Vincitore del Premio Pulitzer e di un Grammy, Rorem aveva composto tre sinfonie, quattro concerti per pianoforte e una serie di altre opere orchestrali; musica per numerose combinazioni di forze cameristiche; dieci opere; opere corali di ogni tipo; balletti e altre musiche per il teatro; e letteralmente centinaia di canzoni e cicli. Fu autore di sedici libri, tra cui cinque volumi di diari e raccolte di conferenze e critiche.
Gianni Morelenbaum Gualberto, sulla sua pagina di FaceBook, lo ha così inquadrato: “uno dei massimi compositori americani del XX secolo, autore, fra tanto altro, di alcuni fra i più squisiti art-song della liederistica contemporanea. Dal linguaggio in cui elementi tonali e non tonali concorrevano a delineare una vena elegante, lirica, sentimentalmente complessa ma sempre emozionante, Rorem possedeva l’arte dello scrittore di racconti, poco interessato a epiche ed epopee: il suo talento era melodico e timbrico e beneficiava di un superbo artigianato nella scrittura e nel disegno formale. Seppure intriso di cultura Quacchera, Rorem è stato un insuperabile, delicato ma strutturalmente corposo e raffinatamente sensuale cantore dell’Amore nonché artista capace di cogliere nei testi delle poesie musicate l’intera loro vita interiore. Intellettuale a pieno titolo, Rorem ha attraversato quasi tutto il Novento e si apprestava, fra un anno, a compiere cent’anni. Eppure, come sempre accade con gli artisti più profondi, si può dire che se ne sia andato troppo presto”.
All’età di diciassette anni, Rorem entrò alla Music School della Northwestern University e due anni dopo ricevette una borsa di studio al Curtis Institute di Filadelfia. Ha studiato composizione con Bernard Wagenaar alla Juilliard, dove ha conseguito la laurea e la laurea magistrale. Oltre ad aver ricevuto una borsa di studio Fulbright (1951), una Guggenheim (1957) d un premio dal National Institute of Arts and Letters (1968), è stato insignito dell’ASCAP-Deems Taylor Award nel 1971 per il saggio “Critical Affairs, A Composer’s Journal”, nel 1975 per “The Final Diary” e nel 1992 per un articolo sull’opera americana in Opera News. La sua suite “Air Music” ha vinto nel 1976 il Premio Pulitzer per la musica. La registrazione dell’Atlanta Symphony di String Symphony, “Sunday Morning e Eagles” ha ricevuto un Grammy Award per Outstanding Orchestral Recording nel 1989. Nel 1998 è stato ikndicato come “Composer of the Year” da Musical America, dal 2000 al 2003 presidente dell’American Academy of Arts and Letters.
Nel 2001, in Francioa, è stato nominato Chevalier de l’Ordre des Arts et Des Lettres per il suo contributo all’arricchimento del patrimonio culturale francese e nel 2003 insignito della Medaglia d’Oro in Musica, per l’intero corpus di opere, dall’Accademia delle Arti e delle Lettere, il premio alla carriera di ASCAP e numerose lauree honoris causa. Tra le tante commissioni per nuovi lavori ci sono quelle della Ford Foundation (per “Poems of Love and the Rain”, 1962), della Lincoln Center Foundation (per Sun, 1965); la Fondazione Koussevitzky (per “Lettere da Parigi”, 1966); l’Atlanta Symphony (per la String Symphony, 1985); la Chicago Symphony (per “Addio mia fantasia”, 1990); e dalla Carnegie Hall (per “Spring Music”, 1991). L’opera più recente di Rorem, “Our Town”, che ha completato con il librettista J.D. McClatchy, è l’ambientazione dell’omonima opera teatrale di Thorton Wilder, presentata per la prima volta nel febbraio 2006 alla Jacob’s School of Music dell’Università dell’Indiana.
Tra gli illustri direttori che hanno eseguito la sua musica spiccano per importanza Bernstein, Masur, Mehta, Mitropoulos, Ormandy, Previn, Reiner, Slatkin, Steinberg e Stokowski. Le opere di Ned Rorem sono consultabili presso gli archivi della Library of Congress Music Division di Washington.
