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È morto Mick Goodrick, musicista di talento e studioso che avuto un impatto significativo sulla carriera di un gran numero di chitarristi jazz. Nato il 9 giugno 1945, sin dalla giovane età si era mostrato interessato alla musica ed allo studio della chitarra. L’insegnamento ha occupato la maggior parte del suo tempo e le sue migliori energie in ambito professionale. Pat Metheny, Julian Lage, John Scofield, Lage Lund, Mike Stern, Avner Strauss e Rale Micic sono solo alcuni famosi artisti che hanno avuto Goodrick come mentore durante i loro anni formativi. Scriveva Joel Harrison nel 2019: «A metà degli anni Settanta, c’è stata un’epoca d’oro per chitarra jazz, quando Pat Metheny, John Scofield, Bill Frisell, Mike Stern e altri creavano nuovi schemi. Le basi erano ancora Jim Hall e Wes Montgomery, ma i tempi richiedevano un’estetica diversa. Grazie agli studi alla Berklee e ai concerti sulla scena jazz di Boston e Cambridge, questi musicisti avrebbero rimodellato il paesaggio, condividendo lo stesso mentore, Mick Goodrick».
All’inizio degli anni Settanta ha lavorato con Gary Burton e Pat Metheny, soprattutto le sue collaborazioni con importanti musicisti in ogni parte del mondo non si contano, perfino con il nostro Pino Daniele. Il suo primo libro, diventato un classico per tutti gli appassionati di chitarra, è una guida completa intitolata «The Advancing Guitarist»; inoltre, è autore di una serie di studi incentrati sulla complessità armonica della voce. Goodrick ha collaborato con Jack DeJohnette e Steve Swallow rispettivamente nella seconda metà degli anni Ottanta e degli anni Novanta. Durante gli anni ’80 e i primi anni ’90, ha fatto parte della Liberation Music Orchestra di Charlie Haden. Indimenticabile la sua performance in duo con Pat Metheny Al Monterey Jazz Festival del 2005.
Joel Harrison prosegue: «Ha insegnato a un numero notevole di chitarristi di spicco, tra cui Wolfgang Muthspiel, Lionel Loueke, Nir Felder, Lage Lund e Julian Lage, e ne ha ispirati molti altri. In poche parole, la musica per chitarra di oggi, senza di lui, non sarebbe la stessa». Mick Goodrick è stato amato da allievi e colleghi come pochi altri insegnanti di chitarra jazz. «Aveva un modo straordinario di risolvere i miei problemi ascoltando attentamente e offrendo poi soluzioni organiche e spesso sorprendenti», dice Lage, che ha lavorato con lui per due anni e mezzo. «Non c’era limite a ciò che voleva condividere. Devo a lui una parte enorme del mio modo di vedere lo strumento».
Pat Metheny & Mick Goodrick – Meditation