// a Cura della Redazione //

Nella vita di ogni musicista vi è un denominatore comune che è dato dalla presenza della musica come costante “compagna” di ogni momento.  Questa non è una presenza statica ma in continuo divenire: modella e si fa modellare lasciando a volte tracce della propria esistenza ed evoluzione.

Come musicista dapprima di jazz e poi, da molti anni, come compositore di musica da film ma anche di musica concreta, avendo trattato professionalmente quasi tutti i generi musicali, con formazioni più disparate, dalle piccole fino alle grandi orchestre sinfoniche, ho sentito in questo lavoro l’esigenza di far confluire un po’ tutte le mie anime, mantenendo inalterata l’espressione jazzistica come comune fattore denominatore. Ogni brano è virtualmente legato ad un’immagine o ad un personaggio e trae ispirazione da questo. Vi sono generi jazzistici differenti che fanno tutti parte del mio mondo musicale così come varie influenze musicali. Nel mio viaggiare in musica, due figure hanno molto impressionato ed influenzato il mio percorso. Sono grato a Chick Corea e ad Ennio Morricone. Di entrambi mi ha affascinato il loro innato modo di concepire la musica. Nulla è convenzionale perché animato da una continua ricerca, una continua innovazione.

Di “Ennio”, avendo avuto un contatto lavorativo durato molti anni, ho apprezzato sempre la grande modernità del Suo scrivere. Ha formato una parte di me ed i consigli da Lui ricevuti, sono stati preziosi soprattutto nel modo in cui si concepisce la Musica. Di Chick Corea, la continua freschezza compositiva ed improvvisativa assolutamente non convenzionale. C’è un segreto in tutto quello che loro hanno scritto e suonato. Tutto questo e molto altro confluisce ne “Una Musica Costante”, che accompagna il nostro percorso e le nostre esperienze. (Ludovico Fulci)

Tobias Relenberg Tenor saxophone

Vittorio Cuculo Soprano and alto saxophone

Ludovico Fulci Acoustic piano

Dario Rosciglione Acoustic bass

Pietro Iodice Drums

Special guest Franco Piana Flugelhorn

Ricordo di aver conosciuto Ludovico Fulci alla fine degli anni ’70 in un jazz club, il “Centro Jazz Saint Louis” di via del Cardello a Roma. Mi colpì il suo modo di suonare, moderno e personale. Nell’ambiente musicale romano si fece subito notare, suonando subito con importanti musicisti e collaborando con

l’Orchestra di Musica leggera del CPTV di Roma in diverse grandi produzioni sotto la produzione, tra gli altri, dei Maestri Bruno Canfora e Gianni Ferrio. La sua carriera artistica è stata un continuo crescendo, dalle collaborazioni con il M° Ennio Moricone, alla realizzazione di colonne sonore nell’ambito della musica da film.

In questo suo importante lavoro, “The Meaning of You”, oltre l’amico e collega ritrovo il musicista che mi colpì e che oggi conferma che non mi ero sbagliato nell’apprezzarne le grandi qualità artistiche. (Bruno Biriaco)