// di Marcello Marinelli //
Pomeriggio di afa e pioggerellina, la musica soul mi fa trasecolare, sprizza sensualità da tutti i pori, esce dalle fessure, da dove esce il sudore, si unisce ad esso. Sudore e sensualità escono dagli orifizi cutanei, le fantasie corrono via e volano leggere e si vanno a posare sui pori di una bella ragazza che intercetta nell’aria le gocce di sudore e le onde sensuali sonore, è la classica situazione “blue”. Riflessioni interiori e quel leggero stato di malinconia che spira da nord-ovest che ti fa apprezzare il gusto della vita e dei suoi incessanti attimi susseguenti con relativa caducità. La solita eterna e intramontabile caducità. LOU X dove sei finito??!!! Gira sul lettore una traccia che mi ricorda la tua “raje”, anzi utilizza la tua stessa base, bellissimo pezzo di un’intensità che ti buca il cervello con l’adrenalina e ti arriva fin sull’alluce, in questo momento le parole che la riempiono sono inglesi ma l’effetto sulla mia mente “blue” è lo stesso, potrebbero essere parole cantate in qualsiasi lingua
… ma ritorniamo alla ragazza che ho lasciato poc’anzi……
La ragazza ha intercettato, non mi resta che avvicinarmi delicatamente senza nessuna parola, la ragazza sa che quelle note “blue” quando arrivano colgono nel segno. Mi sorride, muove leggermente la sua testolina a ritmo leggero, il beat si incunea nei suoi capelli e li elettrizza, il corpo si adegua e si adagia sulla scansione di basso, i cori delle coriste rafforzano la danza dei corpi in effervescenza, il suo sorriso è lineare e malizioso, il bacino si destreggia in ancheggiamenti appena accennati. La musica accompagna lo svolgersi dell’evento corporale. Mi avvicino sempre più. Il mio collo impiantato cerca flessioni ‘black’, le mie spalle circumnavigano quel bel corpo in movimento, le braccia si alzano e accompagnano le linee melodiche, si è a distanza da allarme rosso, ma questa spasmodica attesa o meglio questo incessante battito verso l’anima si nutre dell’attesa, ci si sfiora appena, ci si gira attorno con distacco e intensità. Qualcosa sta per succedere, anzi è già successo qualcosa, le nostre anime si guardano e si toccano. Sono rimasti i corpi, ma è solo questione di poco tempo o di tanto tempo, dipende da quanto deve durare l’attesa, il desiderio si rafforza con l’attesa, (“non ti fermare ti prego, continua la tua danza”).
La ragazza sempre con quel suo sorriso che rimanda al suo cuore capisce e continua il suo dispiegarsi nello spazio, i baci leggeri sul suo collo le riceve con impercettibili sussulti di gradimento, la stringo, ho bisogno di sentirla vicino, totalmente vicino, devo sentire le curve del suo corpo aderire al mio, devo sentire il calore che sprigiona. Fa caldo ma questo calore da un certo sollievo, i controcanti mi spingono a cercare questo calore, il caldo mi attanaglia dentro e fuori, le voci mi si insinuano nel naso mi entrano in circolo anche nella bocca e le trasmetto nella bocca della mia dirimpettaia che apprezza questo tipo di voci. Le voci si intrecciano, si inumidiscono, si legano, consonanza totale, voglio strapazzarla un pò la ragazza, si fa strapazzare un pò la ragazza, un dolce strapazzamento, in questo momento vorrei frugarla come i ladri frugano nei cassetti delle case che visitano, si lascia frugare la ragazza, sa che non si può resistere alle note “blue”, sa che l’unico antidoto per alleviare le pene della caducità umana è lasciarsi perquisire con delicatezza, si concede alla perquisizione, vado avanti a piccoli passi, la perquisizione deve procedere lentamente, non abbiamo fretta. Il tempo si è fermato, anzi i minuti sono diventati ore, gli attimi mezz’ore, non abbiamo bisogno di parole, quanto sono inutili le parole in certe circostanze, bastano quelle del “black man” che sussurra sul raggio laser del lettore CD.
La chitarra con i suoi arpeggi coadiuva i movimenti di ricerca dell’essenza della ragazza. I tappeti sonori delle tastiere scenografano questa ricerca, la ricerca dell’essenza perduta, non c’è niente di meglio che le note “blue” per cercare l’essenza della ragazza. La ragazza l’ha capito, le piace che qualcuno cerchi la sua essenza, e poi non si può resistere alle note “blue”, non c’è spiegazione, le note “blue” prendono il sopravvento, ci si lascia andare alle note “blue”, ci si spoglia davanti alle “note blue”, ci si fa spogliare con le “note blue”. Arrivano i rinforzi delle voci delle “black girls” che danno il loro appoggio all’operazione del rifiuto della caducità umana, la ragazza la accarezzo, sa che sono intriso di quelle note, non potrei fermarmi, ma lei non vorrebbe per nessuna ragione al mondo che io mi fermassi davanti a questa forza interiore e non mi fermerò per nessuna ragione al mondo. Fa molto caldo e fa capolino un pò di sole anche per oggi ho cercato con l’aiuto della ragazza e delle note blue, di carpire, o almeno l’illusione di carpire, il lato misterioso e seducente dell’esistenza e di alleviarne gli effetti controindicati.