// di Stefano Dentice //

Quando si agisce per sottrazione, piuttosto che sfoggiare virtuosismi autocelebrativi troppo spesso per guadagnarsi facili consensi, è sempre un’intenzione nobile, lodevole. Rimaneggiare e (ri)tornare all’essenzialità, ma non per questo sfociando nella banalità, è l’aspetto predominante che emerge da «Meandri», il nuovo episodio discografico dell’elegante chitarrista jazz e compositore Franco Chirivì pubblicato dall’etichetta Workin’ Label.

All’interno del CD sono presenti nove brani: «Rio Dance», «New River», «Bluesotto», «Distant Clouds» e «Meandri» generati dalla vena creativa di Chirivì, mentre «La Canzone di Marinella» (Fabrizio De Andrè), «Butterfly (a Mino)» (Franco Chirivì-Emanuele Coluccia), «’O Sole Mio» (Giovanni Capurro-Eduardo Di Capua-Alfredo Mazzucchi) e «Una Lunga Storia d’Amore» (Gino Paoli) vanno a completare la tracklist. In questo disco, al fianco di Chirivì (voce in «La Canzone di Marinella», basso in «Butterfly (a Mino)», «Distant Clouds» e in «Una Lunga Storia d’Amore»), figura un nutrito parterre formato da Emanuele Coluccia (sax soprano in «New River» e «Butterfly (a Mino)», pianoforte in «Distant Clouds» e «Meandri»), Michele Colaci (contrabbasso in «New River», «Bluesotto» e «Meandri»), Marco Bardoscia (contrabbasso in «La Canzone di Marinella»), Alessio Borgia (batteria in «Rio Dance», «La Canzone di Marinella», «Butterfly (a Mino)», «Bluesotto» e «Meandri»), Alex Semprevivo (batteria in «Meandri»), Dario Congedo (batteria in «New River» e «Una Lunga Storia d’Amore»), Alessandro Monteduro (percussioni in «Distant Clouds») e Antonio Valzano (percussioni in «Rio Dance»).

Franco Chirivì

Chitarrista e compositore eclettico, dalla spiccata cantabilità e dal genuino senso melodico, Franco Chirivì spazia in diversi contesti stilistici spesso e volentieri nel ruolo di sideman. Svariate le sue collaborazioni di prestigio insieme a Franco Simone, Leano Morelli e Patrizia Bulgari fin dagli inizi della sua carriera, per poi condividere la scena in alcuni programmi Rai con Renato Zero, Noa, Massimo Ranieri, Enrico Ruggeri, Antonella Ruggero, Renzo Arbore, Gegè Telesforo. Da molti anni è impegnato con il noto violinista Alessandro Quarta, con il quale registra tre dischi e tiene numerosi concerti in contesti che variano dal pop al jazz fino alla musica colta (Ornella Vanoni, Bungaro, Nicky Nicolai, Toquinho, Sarah Jane Morris, Mario Rosini, Amii Stewart, Stefano Di Battista, Alfonso Deidda, Mike Stern, Dee Dee Bridgewater, Musici di Parma, Orchestra di Sanremo, Czech Virtuosi, Solisti dei Berliner Philharmoniker, Filharmonie Bohuslava Martinů, Opera Romana Craiova). La sua attività concertistica, oltre ovviamente in Italia, lo vede protagonista all’estero in nazioni come Repubblica Ceca, Germania, Romania, Norvegia. In ambito discografico, la sua vera passione per la musica brasiliana lo invoglia a incidere il suo primo CD da solista intitolato «Nas Cordas», un disco ulteriormente impreziosito dalle note di copertina di un’eccellenza della chitarra mondiale come Mike Stern.

E a proposito di album, è freschissimo di stampa il suo «Meandri». Il jazz-samba «Rio Dance» è un amorevole omaggio al Brasile, meravigliosa terra tanto cara a Franco Chirivì. L’eloquio del chitarrista è icastico, intriso di generosa comunicatività e sobria musicalità. «Butterfly (a Mino)» è una composizione dallo spirito evocativo. Qui Franco Chirivì ed Emanuele Coluccia si esprimono con calore interpretativo e leggiadria. In «Meandri», brano eponimo, trasuda l’anima mediterranea del chitarrista. Il suo fraseggio, dalle colorazioni esotiche, è particolarmente godibile, di grande appeal. Come un fascinoso caleidoscopio di colori, suoni e stili, dal latin jazz alla canzone italiana, dal jazz («Bluesotto») al soul jazz («Distant Clouds»), fino a delle pennellate dal sapore mediterraneo, «Meandri» è un disco comunicativamente immediato, dall’estrema piacevolezza d’ascolto, in cui non vi è nessun coup de théâtre. Bensì un album dove la vera esigenza fisiologica è quella di esprimersi con apprezzabile naturalezza, senza particolari infiorettature.