// di Stefano Dentice //
Accostare il termine «tradizione» alla parola «innovazione» o a «modernità» potrebbe sembrare un ossimoro, quantomeno nell’immaginario collettivo, ma in realtà non è assolutamente così. Infatti, ascoltando «My Standards», il nuovo capitolo discografico dell’ardimentoso ed estroso chitarrista/compositore jazz Francesco Mascio, pubblicato dall’etichetta Birdbox Records, si intuisce fin da subito il nobile intento di Mascio di creare una sorta di ponte tra passato e presente pur nutrendo sempre un profondo rispetto per la tradizione, ma con il chiaro obiettivo di dare nuova linfa al linguaggio jazzistico facendosi ispirare e guidare da uno spirito innovativo.
L’album consta di dieci brani originali figli della piroclastica creatività compositiva del chitarrista, affiancato in questa avventura discografica da cinque formidabili compagni di viaggio: Esharef Alì Mhagag (voce in Esharef’s Moment), Alberto La Neve (sax tenore in A Poke for You, Esharef’s Moment, Mattia, Black Mama, Seven Bop, Soul of New York), Paolo Mazziotti (basso in Karma Mood, Samba Stramba, Blues Minove, Esharef’s Moment, Black Mama, Soul of New York), Nicola Scagliozzi (contrabbasso in A Poke for You, Esharef’s Moment, Mattia, Black Mama, Seven Bop, Soul of New York) e Domenico Benvenuto (batteria). Il mood rarefatto e introspettivo della ballad A Poke for You conquista fin dalle prime misure.
L’eloquio di Francesco Mascio è cantabile, dallo spiccato senso melodico, impreziosito da un’abbacinante e generosa musicalità. Alberto La Neve, sulla falsa riga del discorso improvvisativo del chitarrista, dà vita a un solo intenso, denso di genuina comunicatività. In Esharef’s Moment, composizione ipnotica e ammaliante, il canto di Esharef Alì Mhagag è dal sapore ancestrale, intriso di spiritualità, arricchito dagli interventi vertiginosi, tendenti al free, del sassofonista e del chitarrista. Seven Bop è un brano frizzante che, sin dalle prime battute, calamita l’attenzione. Qui Alberto La Neve si esprime con energia, snocciolando un’elocuzione vibrante, ottimamente sostenuto dalla sezione ritmica. L’improvvisazione di Francesco Mascio è assai stimolante, soprattutto per le sue incursioni nel fraseggio Inside-Outside che creano tensione armonica.
«My Standards» è un album che offre numerosi spunti di interesse, dal quale si denota la conoscenza della grammatica jazzistica da parte di Mascio e dei suoi partner. Ma il vero punto nodale è la fisiologica necessità di intraprendere una costante ricerca volta a un’esplorazione di nuovi territori sonori e stilistici, anche attraverso l’utilizzo di metriche dispari (Samba Stramba, Blues Minove e Seven Bop), affrancandosi totalmente (e scientemente) da steccati mentali in favore di una visione «progressista» del jazz.
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