“Disponibile sul mercato una ristampa di alta qualità della Audiophile Clear Vinyl ricavata da master analogico in tiratura limitata e numerata”.
// di Irma Sanders //
Bob James non ha mai raccolto troppo consenso nei circoli del jazz, a causa del suo interesse per una musica più “leggera”, legata allo smooth jazz e alla pop-fusion. Tra gli appassionati di questi generi è molto famoso per alcuni dischi indicati come “quello del taxi giallo” e “quello dei fiammiferi”. Il suo nome spesso è associato a personaggi come Earl Klugh e David Sanborn.
Qui bisogna fare molta attenzione, questo è il Bob James dei primi anni ’60, protagonista di una session memorabile in piano-trio. “Bold Conceptions” è stato il suo album di debutto, registrato all’età di 22 anni con la produzione di Quincy Jones. Il giovane Bob era reduce dalla vittoria di un ambizioso premio, il Collegiate Jazz Festival del 1962. Non solo il trio aveva trionfato come gruppo, ma ognuno dei membri aveva vinto come strumentista nella categoria di appartenenza: Ron Brooks come bassista e Bob Pozar come batterista; lo stesso Bob James si era classificato primo perfino come band-leader. “Bold Conceptions” è in massima parte un album imperniato su un approccio bop.
Ciò che sorprende è la precoce capacità di Bob James di comportarsi come un leader consumato ed un autore con le idee molto chiare, a cominciare dalle due composizioni originali da lui firmate: l’intrigante “Quest” e l’innovativa “Trilogy” audacemente impressionistica con una ritmica che ricorda il suono dei fusti di latta ed il tintinnio delle palline da golf. Per il resto il trio si misura su repertorio standard vario e ambizioso, tra cui “Nardis” di Miles Davis, sfumato ed etereo, una raffinata versione “My Love From Candide”, tratta da un balletto di Leonard Bernstein, “Birk’s Works” di Dizzy Gillespie, che mette in evidenza i tre talenti su un up-tempo molto sostenuto ed infuocato.
L’unica ballata presente fra i solchi è “Fly Me to the Moon”. dove dal pianoforte zampillano brividi per i cacciatori di emozioni, ma il pezzo forte è il brano di apertura della prima facciata, “A Moment’s Notice” di Ernie Wilkins, un tempestoso swing a giri veloci che da solo vale il prezzo della corsa. “Bold Conceptions” è un album che dovrebbe arricchire la collezione di qualunque jazzofilo dai gusti raffinati. Disponibile sul mercato una ristampa di alta qualità della Audiophile Clear Vinyl ricavata da master analogico in tiratura limitata e numerata.
